Stato attuale del DAX-Crash
Il DAX, l’indice guida della borsa tedesca, sta vivendo un drammatico tsunami di vendite, scatenato dalla politica tariffaria aggressiva degli Stati Uniti. Lunedì 7 aprile 2025, il DAX ha perso un massiccio 9,16% scendendo a 18.751,75 punti. Durante la giornata, è stata registrata una perdita di circa il 10% a 18.489,91 punti, prima che l’indice si riprendesse leggermente, chiudendo a 19.433,90 punti, il che rappresenta ancora un calo del 5,85%.
Cause del DAX-Crash
La principale causa del crash è l’escalation della politica commerciale degli Stati Uniti, in particolare i dazi imposti dal presidente Donald Trump sulle importazioni da quasi tutti i paesi. Queste misure hanno portato a una crisi commerciale globale, aggravata dai dazi di ritorsione della Cina e da possibili dazi dell’UE sui prodotti americani.
Reazioni dei mercati
- Mercati europei: Oltre al DAX, anche altri mercati europei sono stati colpiti severamente. L’indice britannico FTSE 100 è sceso del 4,83%, il francese CAC 40 del 6,14%.
- Mercati asiatici: I mercati asiatici hanno subito anche perdite significative, in parte a due cifre.
- Mercati statunitensi: I futures sugli indici statunitensi hanno anch’essi ceduto, indicando una debolezza generale del mercato.
Impatto economico
Le guerre commerciali hanno portato a crescenti preoccupazioni per l’economia. Gli analisti avvertono di una possibile recessione globale e di un’inflazione in aumento. Il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell ha espresso preoccupazioni anche sull’impatto della politica tariffaria sull’economia americana.
Reazioni politiche
L’UE sta discutendo strategie per indurre gli Stati Uniti a desistere. Trump ha segnalato disponibilità al dialogo, ma a determinate condizioni. Il suo segretario al commercio ha sottolineato che il governo statunitense manterrà la sua linea dura.
In generale, il DAX-Crash ha annientato i guadagni significativi accumulati dall’inizio dell’anno e ha portato i mercati in una fase di incertezza e declino.