La Banca Centrale Europea (BCE) ha già ridotto i tassi d’interesse più volte nel 2025, l’ultima il 17 aprile 2025, abbassando ulteriormente di 0,25 punti percentuali il tasso sui depositi al 2,25% e il tasso di rifinanziamento principale al 2,4%. Queste riduzioni dei tassi avvengono nel contesto di un’ulteriore diminuzione dell’inflazione nell’area euro, che a marzo 2025 si attestava intorno al 2,2%, e dell’incertezza economica dovuta alla politica doganale degli Stati Uniti.
Altre riduzioni dei tassi in vista?
Villeroy de Galhau della BCE ha fatto intendere che potrebbero esserci ulteriori riduzioni dei tassi entro quest’anno. La BCE si pone l’obiettivo di riportare l’inflazione al livello target, reagendo in modo flessibile ai dati e agli sviluppi attuali. Le previsioni degli esperti indicano che ci potrebbero essere ancora diversi ulteriori passaggi verso il basso quest’anno; JP Morgan prevede fino a quattro ulteriori riduzioni con un possibile tasso di riferimento che potrebbe scendere fino a circa l’1,50% entro la fine dell’anno. Altri istituti, come la Berenberg Bank, prevedono solo un ulteriore piccolo abbassamento o persino una pausa nei tassi, a seconda dell’evoluzione della situazione economica e delle tensioni geopolitiche.
Impatto per risparmiatori e investitori
- Tassi più bassi significheranno rendimenti più bassi per i risparmiatori, poiché i tassi di interesse sui risparmi tendono a seguire i tassi di riferimento. Questo può rendere particolarmente meno attraenti forme di risparmio tradizionali come i conti deposito o i depositi a termine.
- Gli investitori potrebbero indirizzarsi verso investimenti più rischiosi per ottenere rendimenti più elevati. Questo riguarda i mercati azionari e le classi di attivo alternative.
- Prestiti più economici, il che può favorire gli investimenti – sia per le aziende che per le famiglie.
- In generale, i tassi più bassi influenzano il comportamento degli investimenti in modo tale che il capitale fluisce più verso investimenti orientati alla crescita piuttosto che verso prodotti di risparmio conservatori.
In sintesi, la BCE continuerà probabilmente la sua politica di riduzione dei tassi nel corso dell’anno o almeno non la escluderà, per controllare ulteriormente l’inflazione. Questo ha impatti diretti sul comportamento dei risparmiatori e degli investitori a causa delle mutate prospettive di rendimento e delle condizioni di finanziamento.