24.04.2025

Lockheed Martin supera le aspettative nel Q1 2025

Lockheed Martin ha nettamente superato le aspettative di mercato nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025, registrando un significativo aumento degli utili. L’utile netto è stato di 1,71 miliardi di dollari, equivalente a un guadagno di 7,28 dollari per azione. Questo risultato è stato quasi un dollaro per azione superiore alle aspettative degli analisti, che si attestavano intorno a 6,30 – 6,35 dollari.

Aumento del fatturato grazie alla tecnologia militare

Il fatturato totale è aumentato di circa il 4 – 4,5% rispetto all’anno precedente, arrivando a circa 18 miliardi di dollari. La divisione aerospaziale ha mostrato un incremento particolarmente forte con un aumento del fatturato di circa il 3,1%. La continua alta domanda di tecnologia militare – in particolare a causa di tensioni geopolitiche come i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente – ha notevolmente spinto le vendite di moderni sistemi d’arma come il caccia F-35 e i missili Patriot.

Previsioni cautelose nonostante i successi

Nonostante il forte risultato, la direzione è rimasta cauta: la previsione annuale per l’utile per azione è stata mantenuta invariata a circa 27 – 27,30 dollari. Anche il fatturato è previsto rimanere tra circa 73,75 e giù di lì, sotto i 75 miliardi di dollari. Una diminuzione del flusso di cassa libero a circa un miliardo di dollari (rispetto ai precedenti circa 1,26 miliardi) è stata giustificata principalmente da maggiori investimenti; tuttavia, Lockheed Martin rimane fiduciosa per quanto riguarda un flusso di cassa annuale complessivo di circa 6,6 – 6,8 miliardi di dollari.

Per gli investitori, questo balzo degli utili è un segnale positivo: la forte performance operativa nonostante le incertezze globali potrebbe sostenere o stimolare il prezzo delle azioni. Tuttavia, la direzione invita alla cautela alla luce della situazione mondiale e al momento si astiene dall’innalzare gli obiettivi annuali. Nel complesso, Lockheed Martin si mostra come uno dei principali beneficiari dell’attuale boom degli armamenti, con quote di mercato stabili e prospettive a lungo termine garantite da nuovi grandi contratti.