La tesi che le obbligazioni statunitensi e il dollaro USA continuino a essere considerati un «porto sicuro» nonostante i numerosi dibattiti è attualmente oggetto di intensi confronti. Tuttavia, i recenti sviluppi mostrano che questa immagine sta presentando sempre più crepe, soprattutto nel contesto di tensioni geopolitiche, conflitti commerciali e sfide di bilancio.
Sviluppi attuali e rischi
- Guerre commerciali e politica tariffaria: La politica tariffaria degli USA sotto l’amministrazione Trump ha creato incertezze nei mercati. Il rialzo dei rendimenti delle obbligazioni statunitensi (ad es. obbligazioni a 10 anni da 4,29 % a 4,37 %) suggerisce che gli investitori stanno rivalutando il rischio. Rendimenti più elevati significano prezzi in calo, un segnale di fiducia decrescente nella sicurezza di questi investimenti.
- Rischio di recessione: La probabilità di una recessione negli USA è stimata tra il 40 e il 50 %. In queste fasi, gli investitori di solito cercano rifugio in porti sicuri come le obbligazioni statali. Paradossalmente, però, attualmente i rendimenti sono in aumento (e quindi il rischio), il che indica un’incertezza.
- Deficit di bilancio e incertezza politica: La situazione fiscale degli USA sta peggiorando rapidamente: i deficit aumentano, i costi degli interessi crescono e i blocchi politici rendono più difficili le riforme per stabilizzare il bilancio.
Situazione attuale: richiesta costante – ma perché?
Nonostante queste sfide, la domanda di obbligazioni statunitensi rimane costantemente alta durante le aste. Le ragioni sono:
- Stabilità istituzionale: Istituzioni stabili come una banca centrale indipendente (Fed) e un quadro giuridico affidabile rafforzano la fiducia degli investitori internazionali.
- Liquidità del mercato: Il mercato delle obbligazioni statunitensi è il più grande e liquido al mondo.
- Mancanza di alternative: Molti investitori globali non vedono, nonostante tutte le critiche, alternative equivalenti al dollaro o alle obbligazioni statunitensi.
Voci critiche
Tuttavia, gli esperti avvertono di un’illusione: “La presunta sicurezza delle obbligazioni statunitensi si rivela un’illusione alla luce della politica tariffaria”. Anche la volatilità politica (ad esempio a causa di attacchi pubblici contro la Fed o dell’uso di sanzioni finanziarie) mina sempre più la fiducia nel dollaro come valuta neutrale.
Conclusione per risparmiatori e investitori privati
Le obbligazioni statunitensi rimangono un elemento importante di molti portafogli, soprattutto a causa della loro liquidità e protezione istituzionale. Tuttavia, i risparmiatori e gli investitori privati non dovrebbero riporre una fiducia cieca nella loro presunta sicurezza:
- Considerare i rischi: I rendimenti crescenti possono significare sia opportunità che rischi.
- Verificare la diversificazione: In tempi turbolenti, è consigliabile diversificare di più.
- Osservare le tendenze di mercato: Le decisioni politiche (dazi, sanzioni) possono avere un’influenza significativa sui corsi nel breve termine.
Riassunto: Nonostante la domanda costante, lo status delle obbligazioni statunitensi come porto sicuro è più in discussione che mai. Gli investitori privati dovrebbero quindi rimanere vigili e rivedere regolarmente le proprie strategie.