12.04.2025

Turbulenze nei mercati americani e le loro ripercussioni globali

La scorsa settimana nei mercati americani è stata caratterizzata da notevoli oscillazioni dei prezzi, che alla fine si sono concluse in modo positivo. Questo sviluppo è di interesse per gli investitori di lingua tedesca, poiché ha ripercussioni sull’economia globale e sulle relazioni commerciali.

Origine delle turbolenze

Le turbolenze nei mercati americani sono state principalmente scatenate dalla politica commerciale imprevedibile del presidente statunitense Donald Trump. Trump aveva inizialmente annunciato pesanti dazi su beni esteri, il che ha provocato una forte reazione dei mercati. In seguito, si è appreso che avrebbe sospeso i dazi per 90 giorni, il che ha portato a un massiccio aumento dei prezzi.

Reazioni di mercato

  • Dow Jones Industrial: Il Dow Jones ha chiuso venerdì con un aumento dell’1,56% a 40.212,71 punti, corrispondente a un guadagno settimanale di circa cinque punti percentuali.
  • S&P 500: L’S&P 500 è aumentato dell’1,81% a 5.363,36 punti, registrando un incremento settimanale di circa 5,7 punti percentuali. Questa è stata la settimana più proficua per l’indice da novembre 2023.
  • Nasdaq 100: Il Nasdaq 100, fortemente influenzato dalle azioni tecnologiche, ha guadagnato l’1,89% a 18.690,05 punti, ottenendo un aumento settimanale di quasi sette e mezzo punti percentuali.

Ripercussioni su altri mercati

I risultati positivi nei mercati americani hanno avuto ripercussioni anche su altri mercati:

  • Mercati asiatici: Le borse asiatiche, come il Nikkei 225 di Tokyo, hanno seguito il trend rialzista e hanno registrato anch’esse notevoli guadagni.
  • Mercati europei: Il DAX tedesco è riuscito a recuperare le perdite nel commercio after-hours, mentre il SMI svizzero ha subito una leggera perdita di valore.

Colloqui commerciali con la Cina

La reazione positiva del mercato alla sospensione dei dazi e le speranze per colloqui commerciali con la Cina sono state decisive per la ripresa. Tuttavia, la situazione rimane tesa, poiché la Cina impone dazi di rappresaglia e gli Stati Uniti hanno aumentato i dazi sui beni cinesi.

Preoccupazioni per una recessione

Nonostante lo sviluppo positivo, ci sono ancora preoccupazioni per una possibile recessione negli Stati Uniti. Larry Fink, CEO di Blackrock, ha dichiarato che l’economia americana è vicina a una recessione, un problema che è aggravato dalla disputa sui dazi.

In sintesi, la turbolenta settimana nei mercati americani è stata caratterizzata da forti oscillazioni dei prezzi, che si sono infine concluse in modo positivo. L’incerta politica commerciale e le speranze di colloqui con la Cina giocano un ruolo centrale nell’evoluzione futura dei mercati.