13.04.2025

Tensione commerciale globale e impatti economici

Il conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina ha causato notevoli pressioni sui mercati globali. I nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti e le ritorsioni della Cina hanno provocato un crollo delle borse e timori di una recessione globale. Parallelamente, l’indice S&P 500 ha registrato un calo del dieci virgola cinque percento. In Germania, l’economia cresce solo marginalmente con un aumento previsto del prodotto interno lordo dello zero virgola uno percento, nonostante i nuovi piani della coalizione. Sono previsti investimenti significativi e agevolazioni fiscali, ma i critici lamentano la mancanza di misure concrete.

Oltre alle tensioni geopolitiche, le banche centrali in tutto il mondo sono sotto pressione per ridurre i tassi di interesse. Dopo che la Banca Centrale Europea ha già ridotto i tassi due volte, si prevede una risposta della Federal Reserve degli Stati Uniti di fronte a dati economici deboli. Nel frattempo, il prezzo dell’oro, considerato un bene rifugio, è salito di un impressionante diciannove percento nel primo trimestre del 2025.

Uno studio mette in luce l’ineguale distribuzione della ricchezza in Germania, dove il dieci percento più ricco possiede la maggior parte del patrimonio, sollevando interrogativi sulla giustizia sociale.

Gli investitori devono diversificare i loro portafogli e adottare strategie difensive vista la crescente incertezza globale.