Le borse asiatiche hanno vissuto mercoledì un netto rialzo, alimentato da sviluppi positivi nella lunga disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina, insieme a un recupero di Wall Street.
Sviluppo del mercato in Asia/Pacifico
Il principale indice giapponese, il Nikkei 225, ha continuato la sua tendenza al rialzo, guadagnando l’1,89% a 34.896,93 punti. Il recupero nel settore dei servizi giapponese, dimostrato da un aumento dell’indice dei direttori d’acquisto della Jibun Bank, ha contribuito in modo significativo a questo movimento.
Anche i mercati cinesi hanno seguito questa tendenza positiva. L’indice Hang Seng di Hong Kong è aumentato del 2,22% a 22.040,84 punti, mentre l’indice CSI-300 delle principali azioni della Cina è salito dello 0,16% a 3.790 punti.
Le azioni australiane hanno registrato guadagni, con un aumento dell’S&P/ASX 200 dell’1,33% a 7.920,50 punti. Sebbene l’indice dei direttori d’acquisto sia leggermente diminuito, rimane al di sopra della soglia critica di 50, il che indica ancora espansione.
Contesto e significato
I segnali di distensione nella disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina giocano un ruolo centrale in questi sviluppi. Il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato in un incontro riservato che una de-escalation del conflitto potrebbe essere imminente. La possibilità di un accordo commerciale a breve termine con la Cina è vista come un potenziale “salto quantico” per i mercati.
Analisti e gestori di fondi valutano le attuali discussioni con ottimismo, poiché ci sono progressi anche tra gli Stati Uniti e altri partner commerciali come Giappone e India. Questi sviluppi positivi potrebbero continuare a rivelarsi un fattore stabilizzante per il sentimento del mercato globale.
In sintesi, i guadagni nelle borse asiatiche e del Pacifico riflettono la fiducia che potrebbero essere ottenute agevolazioni nella disputa commerciale, con possibili ampie ripercussioni sui mercati finanziari globali.