23.04.2025

Intel annuncia un massiccio ridimensionamento: Un cambiamento nella strategia tecnologica

Intel di fronte a un massiccio ridimensionamento: Contesto e impatti

Intel si sta preparando a uno dei più grandi ridimensionamenti della sua storia: il produttore di chip pianifica, secondo rapporti recenti, il licenziamento di circa il 20% del proprio personale. Questo corrisponderebbe, su circa 108.000 dipendenti, a oltre 21.000 lavoratori e segna la seconda grande ondata di licenziamenti in un anno, dopo già 15.000 posti di lavoro tagliati nell’agosto 2024.

Contesto e nuova strategia

Sotto la guida del nuovo CEO Lip-Bu Tan, in carica da marzo 2025, Intel intende attraverso i licenziamenti “ridurre le strutture burocratiche” e concentrarsi maggiormente sugli sviluppi dell’IA e sulle innovazioni tecnologiche. Tan critica in particolare il “livello medio di gestione gonfiato”, che considera un ostacolo ai processi decisionali agili.

Impatto sugli affari

  • Competizione nell’IA: Intel ha perso terreno nel mercato dei chip per IA rispetto a Nvidia. La ristrutturazione mira a deviare risorse in questo settore chiave.
  • Riduzione dei costi: Questa misura fa parte di un programma di risparmio complessivo, dopo che l’azienda ha combattuto contro cali di fatturato per tre anni consecutivi.
  • Strategia di localizzazione: In Germania, la costruzione delle fabbriche di chip previste a Magdeburgo è già stata rinviata di due anni, il che indica sfide globali.

Rilevanza per il mercato e rischi per gli investitori

Per gli investitori sorge la domanda se la radicale austerità fortifichi a lungo termine la competitività o se metta a disposizione ottimizzazioni di profitto a breve termine a scapito dell’innovazione. Le azioni quotate al NASDAQ potrebbero risentire della volatilità fino a quando i successi concreti della ristrutturazione non diventino evidenti, soprattutto alla luce della pressione dei concorrenti come TSMC e AMD nel settore della fabbricazione.

I piani sottolineano un profondo cambiamento culturale in Intel: da ex leader tecnologico a caso di risanamento, la cui fortuna dipende ora dalla capacità di reinventarsi nell’era dell’IA.