Introduzione
Il titolo di First Solar mostra una performance mista nonostante le attuali sfide, con impulsi positivi derivanti dal protezionismo di mercato. In questo blog, esaminiamo gli aspetti centrali che potrebbero influenzare lo sviluppo futuro del titolo.
Indicatori finanziari e previsioni
Per il 2025, il consenso di mercato prevede un aumento del fatturato del 31% a 5,51 miliardi di USD, mentre l’utile per azione è previsto a 18,46 USD (+54%). A febbraio, l’azienda ha confermato una previsione di fatturato netto di 5,3-5,8 miliardi di USD per il 2025, superando le aspettative di mercato.
Andamento del prezzo e valutazione degli analisti
Prezzo attuale: Dopo un minimo di circa 110 euro all’inizio di aprile, il titolo è aumentato del 7,98% a 118,76 euro il 9 aprile. Debolezza a lungo termine: Dall’inizio dell’anno, il titolo ha perso circa il 34%, ma è notevolmente al di sotto del massimo a 52 settimane di 278,20 euro nel giugno 2024. Modifiche delle valutazioni da parte degli analisti: Bank of America ha abbassato il target price da 236 USD a 215 USD, mantenendo però la raccomandazione d’acquisto, un segnale di fiducia a lungo termine.
Misure protezionistiche come fattori trainanti
Sebbene nelle fonti disponibili non sia esplicitamente menzionato, dazi anti-dumping contro concorrenti asiatici come JinkoSolar potrebbero rafforzare il vantaggio di mercato negli Stati Uniti. Questo potrebbe migliorare la posizione competitiva dell’azienda e ridurre la pressione sui margini.
Fattori di rischio
- Contenzioni sui brevetti: La causa contro JinkoSolar per i brevetti sulla tecnologia TOPCon presenta incertezze legali.
- Corsa tecnologica: La pressione globale per ridurre i costi dei moduli solari richiede ingenti investimenti in innovazione.
Conclusione
Sebbene le misure protezionistiche possano fornire un impulso a breve termine, il recupero sostenibile dipende dalla risoluzione dei conflitti sui brevetti e dal raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di fatturato. Le valutazioni divergenti degli analisti riflettono questa ambivalenza: nonostante le cadute dei prezzi, gli investitori istituzionali vedono ancora un potenziale a lungo termine nella leadership tecnologica dell’azienda.