11.07.2025

Mary Daly segnala possibili riduzioni dei tassi negli Stati Uniti

Contesto e motivazione

Mary Daly, presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco, ha recentemente segnalato che una riduzione dei tassi negli Stati Uniti è prossima, a patto che gli indicatori economici come inflazione e condizioni del mercato del lavoro continuino a svilupparsi in modo positivo. Daly ha sottolineato che ritiene possibile due riduzioni dei tassi quest’anno, sebbene permanga l’incertezza delle prospettive economiche.

Le sue opinioni sono state espresse in diverse interviste e eventi. Ha menzionato che la previsione principale è di iniziare l’adattamento dei tassi in autunno, a causa dei possibili effetti dei dazi sull’inflazione. Daly descrive tre possibili scenari per gli effetti dei dazi sui prezzi: un effetto inflazionistico ritardato ma persistente, un aumento dei prezzi una tantum o impatti minimi sui prezzi.

Possibili impatti sui mercati

Una riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve potrebbe avere significativi effetti sui mercati:

  • Mercati valutari: Il dollaro statunitense potrebbe indebolirsi rispetto ad altre valute come la sterlina, poiché gli investitori speculano su una riduzione dei tassi.
  • Mercati azionari: Una riduzione dei tassi potrebbe portare a maggiori corsi azionari, in quanto condizioni creditizie più favorevoli avvantaggiano aziende e consumatori.
  • Mercati obbligazionari: I rendimenti dei titoli di Stato potrebbero diminuire, poiché una riduzione dei tassi aumenterebbe la domanda di obbligazioni.

Incertezze e sfide

Nonostante le prospettive positive, ci sono ancora incertezze, in particolare riguardo all’inflazione e al mercato del lavoro. Daly ha sottolineato che la decisione di una riduzione dei tassi dipende dagli sviluppi futuri in questi settori. Inoltre, fattori esterni come dazi e tensioni geopolitiche potrebbero influenzare le condizioni economiche.

Complessivamente, Mary Daly segnala che la Federal Reserve è pronta ad adeguare i tassi per supportare l’economia, a condizione che gli indicatori economici rimangano positivi. Questa strategia potrebbe avere sia effetti positivi che negativi sui mercati, a seconda delle specifiche condizioni economiche e dei fattori esterni.