13.07.2025

Investimenti Strategici in Oro: Le Banche Centrali Puntano su una Crescita Sostenibile

La crescente domanda di oro da parte delle banche centrali è una chiara tendenza che si intensificherà nel 2025. Secondo un sondaggio del World Gold Council (WGC), il 95% delle banche centrali intervistate prevede un aumento delle proprie riserve globali di oro nei prossimi dodici mesi, un marcato incremento rispetto all’81% dell’anno precedente. Particolarmente significativo è che il 43% delle banche centrali prevede di aumentare le proprie scorte d’oro. Nessun partecipante si attende un calo.

Cosa spinge la domanda?

Questa tendenza è guidata principalmente da paesi in via di sviluppo e mercati emergenti, le cui banche centrali sono particolarmente attive negli acquisti. Le ragioni della crescente domanda risiedono nei rischi geopolitici e nella crescente sfiducia nei confronti dei titoli di stato statunitensi, così come nella tendenza alla de-dollarizzazione delle riserve valutarie.

Quali azioni possono beneficiarne?

Gli investitori dovrebbero tenere d’occhio in particolare le azioni di aziende nel settore dell’oro:

  • Società minerarie d’oro: Aziende come Barrick Gold, Newmont o AngloGold Ashanti potrebbero beneficiare direttamente dell’aumento dei prezzi dell’oro e dell’aumento della domanda fisica.
  • Aziende di esplorazione dell’oro: Le aziende con progetti promettenti potrebbero anch’esse registrare guadagni azionari in un contesto di interesse continui per l’oro fisico.
  • Commercianti e trasformatori di metalli preziosi: Anche le aziende attive nella custodia e nel commercio di oro fisico potrebbero trarne beneficio.

Il motivo: L’accumulo crescente di riserve fisiche da parte delle banche centrali tende a portare a un aumento dei prezzi per il metallo prezioso stesso. Questo ha un impatto positivo sulla redditività delle società minerarie.

Strategie di investimento per gli investitori:

  • Secondo gli esperti, una quota d’oro raccomandata nel portafoglio è compresa tra il 5 e il 10 percento, idealmente sotto forma di oro fisico (monete o lingotti), poiché il “paper gold” (ETFs/Futures) può comportare rischi di controparte in caso di crisi.
  • Oltre agli investimenti fisici, anche le azioni del settore minerario offrono un’opzione per partecipare indirettamente alla tendenza positiva.
  • Data l’incertezza geopolitica e l’allontanamento dal dollaro statunitense come valuta di riserva, appare sensata una diversificazione verso i metalli preziosi.

In sintesi: l’aumentata disponibilità all’acquisto di oro fisico da parte delle banche centrali crea condizioni favorevoli per i titoli azionari legati all’oro. Gli investitori dovrebbero seguire attentamente questo sviluppo e adattare il proprio portafoglio di conseguenza.