DAX sotto pressione:
Il DAX cede lunedì 14 luglio 2025, registrando un calo di circa 0,89 percento a circa 24.038 punti. Questa correzione dei corsi avviene sullo sfondo di crescenti minacce doganali dagli Stati Uniti nei confronti dell’UE: il presidente statunitense Trump ha annunciato che a partire dal 1 agosto verranno imposti dazi del 30 percento sulle importazioni dall’UE.
Impatto sui mercati europei e statunitensi
Questa annunciazione è stata una sorpresa per gli investitori, che precedentemente avevano sperato in un accordo imminente dopo settimane di trattative. Ne consegue una significativa pressione non solo sul DAX, ma anche su altri indici europei come l’EURO STOXX 50 (-0,8 %) e tendenze negative sui mercati statunitensi (Dow Jones -0,63 %). Anche il TecDAX perde inizialmente in modo significativo (-0,8 %).
Reazioni dei mercati e degli investitori
Le crescenti minacce doganali aumentano quindi la pressione sui mercati e portano a prese di profitto da parte degli investitori nei paesi di lingua tedesca: un segnale di crescente incertezza in vista di possibili conflitti commerciali tra Stati Uniti ed Europa. Nonostante questa escalation, finora l’UE si è trattenuta dal rispondere con dazi.
Prospettiva di mercato a breve termine
Alla luce di ciò, l’attuale sviluppo del mercato nel DAX deve essere compreso come una consolidazione vicina ai livelli massimi storici; in precedenza, l’indice aveva raggiunto giovedì un massimo record di oltre 24.600 punti. La recente correzione riflette quindi principalmente i rischi geopolitici legati alle tensioni commerciali.
Raccomandazioni per gli investitori
- Aumentata volatilità sui mercati a causa della crescente incidenza dei dazi.
- Prudenza negli investimenti rischiosi in vista di ulteriori escalation possibili.
- Monitorare gli sviluppi politici tra Stati Uniti ed UE come fattore decisivo per la direzione breve del mercato.
Questa situazione dimostra esemplarmente quanto le decisioni politiche – in particolare la politica commerciale – possano influenzare immediatamente i mercati azionari.
In sintesi: La significativa diminuzione del DAX odierno è direttamente imputabile alle crescenti minacce doganali statunitensi contro l’Europa e segna una fase di maggiore incertezza per gli investitori in Germania e nei mercati limitrofi.