Nuovi dazi USA: Un colpo per la relazione commerciale transatlantica
Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato che a partire dal 1 agosto 2025 verranno introdotti dazi del 30% sulle importazioni dall’Unione Europea. Questa misura include anche il Messico e prevede un’aliquota daziaria speciale del 50% per le importazioni di rame.
Questa notizia è stata comunicata in modo sorprendente tramite la piattaforma di Trump “Truth Social”. Segna un’escalation nel conflitto commerciale, poiché precedentemente ad aprile era stato minacciato solo un dazio del 20% per i prodotti UE. I nuovi dazi dovrebbero servire come leva per costringere l’UE a concessioni nelle trattative in corso, che riguardano tra l’altro le limitazioni dei volumi di importazione, ad esempio per le automobili.
Implicazioni significative per la zona euro
- Aumenti di prezzo per i prodotti UE negli USA: gli importatori statunitensi probabilmente trasferiranno gli oneri più elevati ai consumatori.
- Impatto negativo sull’export dell’UE, in particolare in settori chiave come l’industria automobilistica, l’ingegneria meccanica e la chimica e farmaceutica.
- Aumenti dei prezzi delle merci europee nel mercato americano potrebbero far aumentare l’inflazione.
- Il potere d’acquisto dei consumatori e degli investitori nella zona euro potrebbe essere influenzato da minori entrate delle esportazioni e da possibili contromisure.
Nel lungo termine, la politica tariffaria aggressiva di Trump, sebbene possa portare vantaggi a breve termine come strumento di pressione nelle trattative, potrebbe indebolire l’influenza degli Stati Uniti dal punto di vista economico e geopolitico.
In sintesi: i dazi del 30% sui prodotti dell’UE, in vigore da agosto, dovrebbero comportare significativi aumenti di prezzo e gravare fortemente sul commercio transatlantico.